<< La salute non è la semplice assenza della malattia, ma, come la definiva l’OMS già dal 1948, “uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale” e siamo ben consapevoli che tale stato di benessere può realizzarsi solo in presenza di equità sociale e nel rispetto dei diritti fondamentali della persona, quali il diritto alla salute e ad un ambiente sano e rispettoso degli equilibri naturali, all’istruzione, all’abitazione, al lavoro, all’autodeterminazione territoriale. La stessa introduzione del pareggio di bilancio nella nostra Costituzione già nel 2012 – in ossequio ai dettami europei – ha rappresentato per noi un grave vulnus: come sarà ad esempio possibile garantire “cure adeguate agli indigenti”, come recita l’art. 32 della Costituzione, se deve prevalere sopra ogni altra cosa il pareggio di bilancio? E come sarà possibile garantire ai cittadini uno stato di benessere se, proprio a causa del pareggio di bilancio, si sta smantellando lo Stato sociale di diritto? E chi potrebbe garantirci che, in questo stato di cose, un Governo non si senta indotto a considerare il fondamentale diritto alla salute il primo bersaglio da colpire? Tutto ciò pone in pericolo lo stato di salute degli Italiani, potrebbe incrementare le condizioni di discriminazione ambientale e sanitaria attualmente esistenti in varie aree del Paese e farebbe certamente aumentare ovunque le disuguaglianze sociali, la povertà, la precarietà e l’incertezza per il futuro>>.