#RicorsoItalicum a Torino, nasce anche il comitato Piemontese e Valdostano per il NO

CDC, Comitato Piemontese e Valdostano a difesa della Costituzione e Giuristi Democratici

Nasce il movimento per il NO alla riforma della Costituzione e alla antidemocratica legge italicum

Una stagione di impegno civile per la democrazia costituzionale

L’approvazione da parte del Senato della legge che apporta profonde modificazioni alla nostra Costituzione, nata dalla Resistenza, crea insieme alla legge elettorale ipermaggioritaria , denominata italicum, un quadro istituzionale preoccupante per il futuro democratico dell’Italia, in particolare per le nuove generazioni

Il Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, costituito nel 2015 da personalita’ della cultura, eminenti giuristi, associazioni e movimenti, riunito a Roma il 15 ottobre ha deliberato:

  1. Riforma(deforma) della Costituzione
    • di promuovere la costituzione del comitato per il No in vista del referendum oppositivo/confermativo previsto dalla Costituzione (art.138), presieduto dal Prof.Alessandro Pace, docente emerito di diritto costituzionale e Presidente dell’Associazione “Salviamo la Costituzione” .
    • Strumento, quello referendario, dei cittadini, che conclude l’iter di approvazione delle modifiche della Costituzione , che non deve essere usato dal Governo, per di piu’ in senso plebiscitario,.per non snaturarne il significato che attribuisce al popolo la sovranita’..

Cio’ che che presuppone larga informazione e partecipazione dei cittadini titolari della sovranita’ popolare.

  1. La proposizione di ricorsi giudiziari per votare democraticamente- contestando la legittimita’ costituzionale dell’italicum, in analogia con il porcellum e alla luce della inascoltata sentenza della Corte Costituzionale 1/2014, che abrogando (vanamente) quest’ultimo riconobbe il diritto dei cittadini ad un voto libero ed eguale compromesso da premio di maggioranza e ballottaggio con premio senza soglia , irragionevoli,   e da liste bloccate con candidature multiple dei capilista ( come e’ con l’italicum)

Vanificando il peso del voto e il principio stesso di rappresentanza sancito dall’art.1: “ La sovranita’ appartiene al popolo”, ulteriormente compromesso dalla previsione nella riforma della Costituzione, di un futuro Senato non eletto e tuttavia dotato di limitato potere legislativo, composto da consiglieri regionali e alcuni sindaci part time, nominati dai loro consigli regionali

E’ stata avviata , con il contributo di un gruppo di giuristi, una iniziativa concertata intesa a promuovere, dinanzi a tutti i Tribunali della penisola, a cui fanno capo le circoscrizioni elettorali, ricorsi giurisdizionali rivolti a vedere accertato il diritto dei cittadini tutti di votare secondo regole e norme conformi alla Costituzione.

Il che non e’ con la la legge italicum: che lede il diritto dei cittadini ad esprimere un voto libero ed eguale, con meccanismi irragionevoli e pregiudizievoli dello stesso principio di rappresentanza e di sovranita’ popolare (violato anche dalla previsione parallela nella “deforma” della Costituzione, di un Senato irrilevante nel processo legislativo ordinario , non elettivo e tuttavia dotato di alcuni poteri legislativi, composto da consiglieri regionali e sindaci nominati dai consigli regionali) ultrapremiali in favore del primo partito e del suo vertice che indica i nominandi (attraverso il sistema delle liste bloccate e delle candidature plurime dei capilista), con inaccettabile riduzione di ogni spazio di partecipazione proprio di un sistema compiutamente democratico.

Dinanzi al Tribunale di Torino, sta per essere depositato il ricorso giurisdizionale proposto da molti cittadini elettori , tra i quali Luigi Ciotti, Mario Dogliani, Alfonso Di Giovine, Diego Novelli, Antonio Caputo, Guido Ortona, Angelo D’Orsi, Francesco Pallante Livio Pepino, Marco Brunazzi ed altri.

Aveva aderito all’iniziativa anche il Prof.Luciano Gallino purtroppo scomparso in questi giorni.

Il ricorso intende sentire accertato dal Giudice il diritto di votare ed essere votati con modalita’ conformi alle regole sancite dalla Costituzione

Il Comitato piemontese e valdostano per la difesa della Costituzione, che gia’ fu in prima linea in occasione del vittorioso referendum costituzionale che il 25/26 giugno 2006 boccio’ il tentativo di stravolgerla a colpi di maggioranza, promuovera’ ogni iniziativa rivolta a informare la cittadinanza e alla promozione di una mobilitazione necessaria per contrastare le illiberali modifiche in atto, anche con ogni necessaria modifica della normativa , nonche ‘ in via referendaria.

NASCE IL COMITATO PIEMONTESE E VALDISTANO PER IL NO
Per la costituzione, aperta a tutti i cittadini di buona volontà , di un COMITATO PER IL NO.

Il 13 ottobre 2015 il Senato ha approvato un testo della riforma che contiene delle modifiche rispetto al testo approvato dalla Camera. La legge quindi deve tornare alla Camera per completare la prima lettura (anche se si tratta del quarto passaggio parlamentare). Secondo notizie di stampa la riforma approderebbe alla Camera l’11 gennaio 2016. E’ prevedibile che entro il mese di gennaio 2016 la Camera approvi la riforma nel testo uscito dal Senato. In questo modo si completerebbe la prima lettura. La seconda lettura per l’art. 138 della Costituzione non può avvenire prima che sia decorso un intervallo non minore di tre mesi.; Prevedibilmente la votazione finale della riforma costituzionale avverrà fra i mesi di Aprile/giugno 2016. Se il disegno legge di riforma costituzionale – com’è prevedibile – non otterrà la maggioranza di due terzi dei voti, la legge non entrerà in vigore prima che sia completata la procedura che prevede la possibile attivazione del referendum c.d. confermativo e per noi oppositivo. Entro tre mesi dalla votazione finale può essere chiesto il referendum o da 500.000 elettori, o da un quinto dei membri di una Camera (20% dei senatori o dei Deputati) o da cinque Consigli Regionali.

Verosimilmente il referendum costituzionale per approvare o cancellare la riforma approvata dal Parlamento si svolgerà fra ottobre e dicembre del 2016

Petanto il Comitato piemontese e valdostano

Promuove la costituzione su base regionale e interregionale di un Comitato per il NO alla riforma invitando i cittadini a informarsi, partecipare, mobilitarsi.

CONFERENZA STAMPA

E’ indetta una conferenza stampa per illustrare le iniziative,con la partecipazione di alcuni ricorrenti , che si terra’ il 13 novembre 2015 ore 11 pressso la Fondazione dell’Avvocatura Fulvio Croce, Torino, Via Santa Maria 2

La stampa e’ invitata.

Per il Comitato Piemontese e valdostano a difesa della Costituzione

Antonio Caputo ( Coordinatore Vice Presidente)

Una risposta a “#RicorsoItalicum a Torino, nasce anche il comitato Piemontese e Valdostano per il NO

  1. Apprezzo ed aderisco con la massima disponibilità a collaborare per quanto nelle mie possibilità. Nei tempi passati alla visita di leva i ai Coscritti veniva chiesto di scrivere “La difesa della Patria è un sacro dovere del Cittadino”. Di questi tempi, al compimento della maggiore età occorrerebbe far scrivere e sottoscrivere agli uffici anagrafici: “LA DIFESA DELLA COSTITUZIONE E’ UN SACRO DOVERE DI TUTTI I CITTADINI” e aggiungerei di mio “compresi i nominati in parlamento dei sedicenti partiti politici”.

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