L’ultimo 25 Aprile? La deforma Renzi e il tradimento della Resistenza

Anche quest’anno verrà il 25 aprile e come tutti gli anni celebreremo la festa della liberazione. Però questo sarà l’ultimo anno che potremo festeggiare perché stiamo per perdere il lascito più prezioso della Resistenza: la Costituzione. Con la riforma approvata dal Parlamento il 12 aprile e con la nuova legge elettorale, i tratti salienti dell’ordinamento di democrazia costituzionale, che ci hanno lasciato in dote i padri costituenti, saranno spazzati via e sostituiti dalla nuova Costituzione di Renzi/Boschi/Verdini, partorita da una minoranza arrogante con lo scopo di dare all’esecutivo un potere straordinario, senza troppo preoccuparsi di equilibrarlo con poteri di garanzia e di controllo.

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IL COMUNE DI PARMA SI SCHIERA CONTRO L’ITALICUM E CONTRO LE RIFORME COSTITUZIONALI ADOTTATE DAL GOVERNO RENZI.

Duro il giudizio espresso dalla mozione su entrambi i provvedimenti. Il Senato della Repubblica – si legge infatti nella mozione – sopravviverà ma non sarà più eletto dai cittadini con una ferita gravissima al principio della sovranità popolare. La nuova legge elettorale ricalca e peggiora lo stesso Porcellum, disattendendo la sentenza n°1 /2014 della Corte Costituzionale e riproponendo una Camera dei deputati, di nominati dai partiti con un altissimo premio di maggioranza.

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RIFORMA COSTITUZIONALE DEPOSITATO IN CASSAZIONE IL QUESTITO PER INDIRE IL REFERENDUM

Il Comitato conta di raccogliere le 500.000 firme richieste dalla legge nel termine previsto di modo che l’indizione del referendum sia frutto di una mobilitazione di base dei cittadini che vogliono opporsi allo scempio della Costituzione e riaffermare la perenne attualità dei beni pubblici repubblicani che i Costituenti hanno consegnato alle future generazioni.

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