Questo comitato lavorerà in parallelo a quello per il NO alle modifiche della Costituzione, con l’obiettivo di bloccare ogni tentazione autoritaria
Dopo il deposito dei quesiti referendari in Cassazione per abrogare anzitutto le norme della legge elettorale 52/2015 che attribuiscono un enorme premio di maggioranza, simile a quello del porcellum sanzionato dalla Corte Costituzionale e che prevedono un ballottaggio che potrebbe portare ad un ulteriore distorsione dell’uguaglianza del voto dei cittadini, e poi per abrogare le norme che escludono che tutti i deputati siano eletti perchè votati dagli elettori, ora si è costituito il Comitato che promuoverà la campagna referendaria nei prossimi mesi, presieduto dal prof. Massimo Villone, presidente onorario il prof. Stefano Rodotà.
La costituzione del Comitato referendario per l’abrogazione di norme della legge elettorale è una risposta diretta al Presidente del Consiglio Renzi che insiste sulla linea di una torsione autoritaria, conseguenza che deriverebbe ove arrivassero in porto le modifiche della Costituzione in votazione alla camera l’11 gennaio e entrasse in vigore effettivamente la legge elettorale, prima che la Corte Costituzionale possa constatare che i suoi difetti sono gli stessi del porcellum che la Corte stessa ha già sanzionato abrogandoli.
Allegati:
Comunicato della costituzione del Comitato che punta a 2 referendum abrogativi sulla legge elettorale
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L’ha ribloggato su nicola1958.
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Una scelta “intelligentissima” quella dei due referendum, uno per il NO e un altro per il SI.
State invitando Renzi a festa, a pranzo, a cena e a colazione; con i due referendum (giustissimi) ma con scelte opposte si farà una confusione pazzesca e non si riuscirà a vincerne nessuno: Renzi non si farà sfuggire l’occasione di convocarli nello stesso giorno.
Un vecchio proverbio: cornuti e mazziati.
O è tutto architettato ad arte ?
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CONDIVIDO L’ALLARME DI GIOVANNI GIAGIO!!!
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Il referendum costituzionale è regolato dall’art.138 Cost e da leggi ,che prevedono tempi ed in parte modi diversi da quelli dei referendum abrogativi: quello costituzionale ha la funzione di dare la parola ai cittadini per confermare o respingere le leggi che modificano la Costituzione e può essere richiesto da 500.000 elettori, 5 consigli regionali o 1/5 dei parlamentari dei membri di una Camera entro 3 mesi dalla pubblicazione delle leggi se le leggi stesse sono approvate in seconda lettura da ciascuna camera con una maggioranza inferiore ai 2/3. La seconda votazione può essere effettuata solo dopo 3 mesi dalla prima. Nel caso della legge Renzi-Boschi il referendum potrà tenersi nel prossimo autunno. Nel caso dei referendum abrogativi dell’Italicum invece prima che si svolgano tutte le procedure previste dalla legge non si voterà prima della prossima primavera. Quindi non si può verificare la sovrapposizione dei referendum.
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la legge prevede tempi ed in parte modi diversi per l’effettuazione del referendum costituzionale , a cui si applica l’art.138 della Costituzione,rispetto a quello abrogativo :mentre il primo, se si verificano le condizioni previste, verrà indetto dal Presidente della Repubblica per il prossimo autunno, i referendum abrogativi andranno necessariamente alla primavera successiva.
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Io mi chiamo fabio Zenzani per sbaglio mi sono iscritto ai comitati per il no dal momento che io sono un ultrarenziano vi prego di non far pervenire acada mia propaganda per il no anche se come ho visto anche voi avete molti dubbi se essere favorevoli o contrari io lo so votero per le riforme e per cambiare questo paese ingessato da 50 anni comunque io voto SI Si Si cambia italia
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