Pubblichiamo un breve report dell’Assemblea sulla scuola tenutasi a Roma il 12 giugno 2015 a cui ha partecipato Antonello Falomi in rappresentanza del Coordinamento per la Democrazia Costituzionale e che ha redatto il report.
Alleghiamo anche il documento conclusivo che è stato approvato.
“La riunione della scuola che si è svolta a Roma il 12 giugno scorso è stata convocata dai comitati locali della LIP, legge di iniziativa popolare , che già nel2006 aveva raccolto circa 100.000 firma a sostegno di una proposta di legge di iniziativa popolare “Per la scuola della Repubblica” che poi in questa legislatura è stata ripresentata da uno schieramento trasversale di parlamentari e poi è stata contrapposta dal punto di vista parlamentare alla “Buona scuola” del governo.
Alla riunione erano presenti circa 90 persone, rappresentative di comitati presenti in praticamente tutte le regioni italiane. Erano presenti anche i Capigruppo di camera e Senato di SEL, Fassina, Raimo per Civati e Altra Europa. C’erano la FLC-CGIL, Unicobas, Unione degli studenti.
Il dibattito aveva sostanzialmente tre argomenti fondamentali:
1) La ripresa dell’iniziativa alla riapertura delle scuole, con la proposta di riuscire a attuare un boicottaggio dell’applicazione della riforma, in particolare per quanto riguarda la costituzione dei comitati di valutazione.
2) La questione dei decreti attuativi delle deleghe, previste dalla legge
3) La questione del referendum abrogativo.
Il dibattito è stato molto ampio, hanno parlato moltissimi comitati locali. Sono intervenuti, oltre al sottoscritto, AET, SEL Fassina, Raimo per Civati, L’FLC, Unicobas e Unione degli studenti.
Sui referendum, in sostanza si è criticata l’accelerazione di Civati e anche la possibile strumentalizzazione di un referendum convocato per sostenere una eventuale presenza alle elezioni amministrative, e ovviamente l’impossibilità di raggiungere l’obiettivo entro il 30 settembre.
Unanime è stata la volontà che il referendum debba partire da coloro che hanno dato vita e tenuto in piedi il movimento.
Tutte le forze politiche presenti hanno espresso il consenso e il sostegno alle scelte del movimento e la non volontà di indirlo come forze politiche. Anche Raimo ha espresso una posizione dubbiosa e non ha difeso la proposta di Civati.
Per quanto mi riguarda ho sottolineato la nostra attenzione e il nostro interesse,nel caso in cui il mondo della scuola decidesse per un referendum abrogativo, per realizzare una sinergia utile a sincronizzare la tempistica referendaria tra le questioni della legge elettorale e le questioni della scuola.
Si sono poste anche questioni relative al merito dei quesiti e hanno infine deciso di avere un nuovo incontro che abbia la centro la questione del referendum per il 6 settembre, in cui si dovrebbe valutare e decidere se e/o come andare al referendum, avendo istruito un lavoro di esame e verifica degli eventuali quesiti, come si può vedere dal documento finale approvato dall’Assemblea”.
Antonello Falomi